Lavoro

MEF Circolare n.12 del 13 aprile 2021

Ministero dell’Economia e delle Finanze Circolare n.12 del 13 aprile 2021

OGGETTO: Bilancio di genere. Linee guida e avvio delle attività relative al Rendiconto generale dello Stato 2020.

Tempo di lettura stimato: 12 minuti

L’articolo 38-septies della legge n.196 del 20091, ha disposto, per il bilancio dello Stato, la sperimentazione in sede di rendicontazione di un bilancio di genere. I criteri e la metodologia generale sono indicati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze adottato il 16 giugno 20172. Successivamente, con l’articolo 8 comma 1 del decreto legislativo del 12 settembre 2018, n.116, è stata rafforzata la funzione del bilancio di genere, ponendo l’accento sull’opportunità che sia utilizzato come base informativa per promuovere la parità di genere tramite le politiche pubbliche, ridefinendo e ricollocando conseguentemente le risorse e tenendo conto dell’andamento degli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES) inseriti nel Documento di Economia e Finanza (DEF)3.

Una Relazione annuale sul bilancio di genere viene trasmessa alle Camere e si compone di vari materiali disponibili in una pagina dedicata del sito del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato:                                                       http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-

I/attivita_istituzionali/formazione_e_gestione_del_bilancio/rendiconto/bilancio_di_genere/.                                                                                                     Alcune prospettazioni sono consultabili anche sull’App del Ministero dell’economia e delle finanze “Bilancio aperto” 4.

Il bilancio di genere prevede, da un lato, la riclassificazione contabile delle spese del bilancio dello Stato e, dall’altro, l’individuazione di indicatori statistici per monitorare le azioni intraprese per incidere sulle disuguaglianze di genere e la loro associazione alle strutture del bilancio contabile.

I singoli Centri di Responsabilità delle Amministrazioni centrali dello Stato, incluse le loro articolazioni periferiche, e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, quali soggetti attivi delle politiche di bilancio, sono chiamati a contribuire alla classificazione delle spese e a comunicare le azioni intraprese e/o gli indirizzi specifici emanati per incidere nella direzione di una riduzione delle diseguaglianze di genere nel corso dell’anno 2020.

La presente circolare fornisce le linee guida per operare la classificazione delle spese secondo una prospettiva di genere e gli schemi da adottare per trasmettere informazioni sull’attività svolta, nonché il calendario degli adempimenti.

L’Ispettorato generale del bilancio, in collaborazione con l’Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico, provvede a produrre un’analisi per genere delle dinamiche e delle caratteristiche del personale delle amministrazioni centrali dello Stato. A tale scopo si richiama l’attenzione delle Amministrazioni sul rispetto della tempistica di trasmissione dei dati della rilevazione del Conto annuale, prevista dal titolo V del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, secondo le modalità che saranno indicate nella circolare annuale del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.

Le informazioni fornite dalle Amministrazioni sulle spese secondo una prospettiva di genere saranno elaborate e rappresentate in forma analitica e aggregata, anche in formato elaborabile attraverso tavole e database. Le informazioni trasmesse dalle Amministrazioni sulle azioni intraprese e/o sugli indirizzi specifici emanati per incidere nella direzione di una riduzione delle diseguaglianze di genere nel corso dell’anno 2020 saranno parte integrante del bilancio di genere per il Rendiconto 2020.

Come indicato già nella Circolare del 24 febbraio 2021, n. 75, l’attività relativa al bilancio di genere, pur essendo riferita al conto del bilancio, non comporta alcun adempimento aggiuntivo ai fini del Rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato trasmesso alla Corte dei conti per la parificazione.

  1. – La classificazione delle spese del bilancio dello Stato secondo una prospettiva di genere

La costruzione del bilancio di genere comporta un riesame o una “riclassificazione” delle spese del bilancio alla luce di una valutazione del loro diverso impatto su uomini e donne. Il bilancio di genere non comporta quindi l’individuazione degli interventi e delle risorse specificamente indirizzati alle donne, ma analizza tutte le spese del bilancio distinguendo tra le seguenti categorie:

  • dirette a ridurre le diseguaglianze di genere” (codice 1), relative alle misure direttamente riconducibili o mirate a ridurre le diseguaglianze di genere o a favorire le pari opportunità;
    • sensibili” (codice 2), relative a misure che hanno o potrebbero avere un impatto, anche indiretto, sulle diseguaglianze tra uomini e donne;
    • neutrali” (codice 0), relative alle misure che non hanno impatti diretti o indiretti sul genere.

È importante sottolineare che molte tipologie di spese che potrebbero apparire, a prima vista, “neutrali” possono celare effetti indiretti rilevanti di genere, per esempio disincentivando l’accesso e la partecipazione al mercato del lavoro, oppure favorendo il persistere di stereotipi di genere. Riconoscere e classificare tali spese come “sensibili” è particolarmente rilevante in quanto possono così far perseguire effetti positivi sulla riduzione delle diseguaglianze di genere senza necessariamente generare oneri aggiuntivi per il bilancio pubblico, tenendo contemporaneamente conto della dimensione del genere nel disegno degli interventi e nella loro implementazione.

Le Linee guida all’Allegato 1 della presente circolare specificano le definizioni, le modalità e i criteri con cui i singoli Centri di Responsabilità delle Amministrazioni centrali dello Stato dovranno procedere alla riclassificazione e trasmetterla al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato per il tramite degli Uffici centrali del bilancio.

Ogni Amministrazione riceverà, per il tramite dell’Ufficio centrale di bilancio, un unico file Excel predisposto per un’analisi delle spese dell’esercizio 2020 secondo una prospettiva di genere, con i dati del proprio stato di previsione articolati per Missioni, Programmi, Centro di responsabilità, Azioni, Capitoli e Piani Gestionali. Il file è scaricabile anche in allegato alla presente circolare sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato. Il file va integrato con la classificazione delle spese del consuntivo 2020 secondo una prospettiva di genere, eventualmente rettificando, laddove opportuno, la classificazione operata nell’esercizio precedente e avendo cura di compilare tutti i campi riservati all’amministrazione.

L’unità di analisi è il singolo piano gestionale di ciascun stato di previsione. Informazioni utili per l’individuazione della classificazione (codice di genere) da adottare sono rinvenibili attraverso l’esame dell’autorizzazione di spesa, della denominazione capitolo/piano gestionale e dei dati sulle attività svolte dal Centro di Responsabilità amministrativa a cui è affidata la gestione (in particolare, per le spese relative a consumi intermedi, alla formazione del personale, o ad altre fattispecie di spesa non destinate a interventi finalizzati per norma).

Le Amministrazioni dovranno verificare, modificare e integrare il prospetto secondo le indicazioni fornite nelle Linee guida (Allegato 1) e porlo a disposizione degli Uffici centrali del bilancio entro il 28 maggio 2021. Gli stessi Uffici centrali del bilancio avranno cura di validare il contenuto, comporre un unico file per amministrazione e inviarlo in formato elaborabile Excel all’Ispettorato generale del bilancio entro il 4 giugno 2021 attraverso l’apposito indirizzo di posta elettronica rgs.bilanciodigenere@mef.gov.it

  1. – Azioni intraprese e indicatori per il monitoraggio del diverso impatto delle politiche sul genere Assieme alla classificazione delle spese del bilancio, i Centri di Responsabilità di ciascuna amministrazione comunicano le azioni intraprese e gli indirizzi specifici emanati per incidere nella direzione di una riduzione delle diseguaglianze di genere sulla base degli schemi stabiliti nell’Allegato 2 della presente circolare, evidenziando il proprio contributo tramite indicatori di risultato da esse individuati. Particolare importanza sarà attribuita anche alle azioni messe in atto dalle Amministrazioni per contribuire al raggiungimento delle dimensioni del benessere socio-economico (indicatori BES) e interno alla stessa (ad esempio smart working). Alla rilevazione partecipano anche i Centri di Responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in quanto gestori di risorse del bilancio dello Stato destinate a interventi mirati a promuovere le pari opportunità di genere. A tal fine dovranno essere compilati due file Word con due questionari riguardanti rispettivamente:
  • le politiche del personale dell’amministrazione (sezione I), da compilare a cura del Dipartimento o della Direzione generale competente per la gestione del personale dei singoli comparti e incentrato su:
    • iniziative di conciliazione vita-lavoro realizzate nel corso dell’anno, con crescente attenzione a forme di lavoro agile approfondito in una sezione a parte per quanto attiene la sua applicazione come modalità ordinaria a partire da marzo 2020 in conseguenza dell’emergenza Covid-19,
    • eventuali iniziative di formazione del personale a una cultura di genere;
    • le politiche settoriali dell’amministrazione (sezione II), da compilare a cura di ciascun Centro di Responsabilità e relativo a:
      • interventi intrapresi per contribuire al raggiungimento di alcune dimensioni del benessere equo e sostenibile (misurati tramite indicatori BES),
      • eventuali strategie adottate nelle procedure di gara per appalti di lavori e contratti per l’acquisto di beni e servizi per promuovere il rispetto della parità di genere,
      • azioni intraprese per ridurre le diseguaglianze di genere,
      • interventi e/o servizi classificati in bilancio come “sensibili” (ossia che hanno o potrebbero avere un impatto, anche indiretto, sulle diseguaglianze tra uomini e donne).

Tali questionari sono scaricabili in allegato alla presente circolare sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.

Le Amministrazioni dovranno compilare i due questionari in Word e metterli a disposizione degli Uffici centrali del bilancio entro il 28 maggio 2021. Gli stessi Uffici centrali del bilancio avranno cura di validare il contenuto, verificando la completezza delle informazioni inserite da ciascun Centro di Responsabilità, componendo – per ognuno dei due questionari – un unico file per amministrazione in formato elaborabile. I due questionari compilati andranno inviati all’Ispettorato generale del bilancio entro il 4 giugno 2021 attraverso l’apposito indirizzo di posta elettronica rgs.bilanciodigenere@mef.gov.it.

Si segnala che la Scuola Nazionale dell’Amministrazione in collaborazione con il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha rinnovato un percorso formativo specifico per il personale delle amministrazioni sul tema di genere al fine di integrare tale dimensione nell’attuazione delle politiche delle amministrazioni e per conseguire al meglio gli adempimenti connessi al bilancio di genere.

Il bilancio di genere, riproposto annualmente, sarà tanto più efficace quanto più esso sarà indirizzato a promuovere la valutazione di impatto delle politiche di bilancio, anche secondo un’ottica di genere. Al fine di costruire gli strumenti necessari, si ricorda alle Amministrazioni l’importanza di dotarsi di sistemi per il monitoraggio degli interventi e di rafforzare la produzione di indicatori rilevanti per osservare la dimensione di genere nelle politiche del proprio personale e negli esiti economico-sociali delle politiche settoriali.

Il Ragioniere Generale dello Stato


1 Introdotto dall’articolo 9 del decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90 relativo al completamento della riforma del bilancio, successivamente modificato dalla legge 4 agosto 2016 n. 163.
2 Cfr. http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/07/26/17A05165/sg
3 L’introduzione degli indicatori BES nel Documento di Economia e Finanza è stata prevista nell’ambito del completamento della riforma del bilancio, ex-articolo 14 della legge 4 agosto 2016, n. 163.
4 L’App è scaricabile in modo gratuito e veloce per Android e IOS al link http://bilancioaperto.mef.gov.it/landing.html.
5 Cfr. https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/CIRCOLARI/2021/07/Circolare-del-24-febbraio-2021-n-7.pdf

Allegati

Riferimenti normativi

   DPCM sul bilancio di genere del 16 giugno 2017  (formato PDF – dimensione 273 Kb)

   Articolo 38-septies della legge n.196 del 2009 (formato PDF – dimensione 517 KB)


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