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L’estratto conto certificativo ECOCERT

L’estratto conto certificativo ECOCERT

L’estratto conto certificativo ECOCERT

L’estratto conto certificativo o anche denominato e chiamato ecocert rappresenta la certificazione al diritto di pensione e si differenzia totalmente dal semplice estratto contributivo. Nell’ecocert viene certificata la contribuzione di tutta la carriera lavorativa del lavoratore, dall’inizio della carriera lavorativa alla data della richiesta.

E’ buona norma richiedere questa certificazione prima della finestra pensionistica, onde evitare “sorprese” di mancati versamenti contributivi che potrebbero causare uno slittamento della finestra pensionistica e di conseguenza scaturirne danni.

La Cassazione, con sentenza n. 4422/1993, ha ribadito che il lavoratore che subisca un danno di pensione derivante da un‘errata comunicazione da parte dell’INPS della posizione assicurativa sul libretto personale o altra documentazione, deve essere risarcito dall’istituto. Non è imputabile al lavoratore la mancata verifica della comunicazione errata riguardo ai dati risultanti nella propria posizione assicurativa custodita dall’istituto previdenziale.

COSE DA SAPERE

Tipologia contribuzione certificata:

  • lavoro dipendente e assimilato;
  • figurativi non agricoli;
  • disoccupazione – Aspi – miniAspi – Naspi – Ind.mobilità;
  • malattia;
  • lavoro agricolo dipendente (compresi i contributi figurativi agricoli);
  • lavoro autonomo: artigiano;
  • lavoro autonomo: esercente att. commerciale;
  • lavoro autonomo: coltivatore diretto, colono, mezzadro;
  • maggiorazioni per benefici attribuiti nei limiti di legge;
  • enti creditizi;
  • obbligatoria pescatori;

I casi:

  • con sentenza n. 5002/2002 la Cassazione ha accolto la domanda di risarcimento proposta dal lavoratore autonomo che, in conseguenza dell’erronea indicazione della contribuzione versata per difetto, aveva lamentato di non aver potuto usufruire del diritto a pensione già maturato e di aver dovuto continuare la propria attività autonoma per raggiungere il requisito contributivo per raggiungere la pensione. La stessa Corte, con la sentenza n.6047/2001, ha stabilito che, affinché l’INPS sia tenuto al risarcimento in favore del lavoratore, è necessario che l’errore abbia indotto e quindi determinato il comportamento dell’assicurato.

  • con sentenza n. 13977/2008 per la Cassazione, non è sufficiente la mera presenza di inesattezze nella comunicazione relativa alla posizione contributiva , quando non sia accertato che l’assicurato abbia effettivamente prestato attività lavorativa per il periodo a cui si riferiscono le inesatte comunicazioni e quindi non sia data la prova del nesso causale tra evento dannoso ed erronea indicazione fornita dall’INPS. In definitiva per poter vedere accolta la domanda risarcitoria, nel periodo indicato, occorre aver lavorato.
  • con sentenza n. 1930/2003 la Cassazione precisa, che si configura l’inadempienza dell’istituto previdenziale e la conseguente richiesta risarcitoria, anche se l’errata comunicazione contributiva è contenuta in comunicazioni non riconducibili a richiesta di estratto conto certificativo ma come ad esempio in provvedimenti di rigetto a precedenti domande di pensione.

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