Pensione ai superstiti Enpaf
Pensione ai superstiti Enpaf
La pensione ai superstiti Enpaf è regolata all’art.17 del Regolamento di previdenza e assistenza della Fondazione ENPAF.
Domanda in totalizzazione ai sensi dell’ art 2 DECRETO LEGISLATIVO 2 febbraio 2006, n. 42
- tipologia della pensione ai superstiti (di reversibilità – indiretta)
- a chi spetta
- requisiti del carico
- aliquote della pensione ai superstiti
- decorrenza
- come presentare la domanda di pensione
- obblighi del beneficiario (adempimenti e scadenze)
- quando il superstite perde il diritto alla pensione
INDIRIZZO PEC: posta@pec.enpaf.com
Tipologia della pensione ai superstiti
- di reversibilità
se il deceduto è già titolare di pensione diretta (vecchiaia, anzianità, invalidità) erogata dall’Enpaf. - indiretta
se il deceduto, pur non essendo pensionato, possiede i requisiti per il conseguimento della pensione di vecchiaia o di invalidità.
Nota : Gli aventi diritto alla pensione indiretta possono anche presentare domanda per il riconoscimento dell’assegno integrativo (art.19 del Regolamento di previdenza e assistenza della Fondazione Enpaf) compilando il modello ASSINT/02 nelle cui NOTE sono riportati i requisiti necessari e la documentazione da produrre.
In caso di morte del pensionato o dell’assicurato, la pensione spetta:
- al coniuge, anche se separato.
Se tuttavia, il coniuge è separato con “addebito” (cioè per colpa) può ottenere la pensione ai superstiti solo se è titolare di assegno alimentare a carico del coniuge deceduto. Anche il coniuge divorziato ha diritto alla pensione ai superstiti purché sussistano le seguenti condizioni:- sia titolare di assegno di divorzio
- non si sia risposato
- l’ex coniuge sia stato contribuente Enpaf prima della sentenza di scioglimento o della cessazione degli effetti civili del matrimonio
- ai figli (legittimi, legittimati, adottivi, naturali, legalmente riconosciuti) che alla data della morte del genitore, siano:
- minori di 18 anni;
- studenti di età compresa tra i 18 e i 21 anni, a carico del genitore deceduto e che non svolgano attività lavorativa;
- studenti universitari, per tutta la durata del corso legale di laurea e comunque non oltre i 26 anni, a carico del genitore deceduto e che non svolgano attività lavorativa
- inabili di qualunque età e a carico del genitore deceduto.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n.42/1999, ha stabilito che i figli studenti, titolari di pensione di reversibilità, qualora svolgano attività lavorative precarie e saltuarie per le quali percepiscono un reddito esiguo, non perdono la qualifica prevalente di studente e, quindi, conservano il diritto alla pensione di reversibilità.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Enpaf, nella riunione del 4 novembre 1999, ha individuato in € 2.840,51 (pari a L.5.500.000) il reddito massimo lordo annuo conseguibile dallo studente a seguito di attività lavorativa, così come sopra definita.
Detto parametro reddituale viene applicato dall’Ente sia in occasione della prima erogazione della pensione ai superstiti sia in sede di riaccertamento cui annualmente sono obbligati gli studenti.
- ai nipoti
La sentenza n.180/1999 della Corte Costituzionale ha equiparato i nipoti ai figli legittimi e legittimati includendoli, quindi, tra i destinatari della pensione ai superstiti purché essi siano:- di età inferiore ai 18 anni;
- viventi a carico degli ascendenti al momento del decesso.
IN MANCANZA DEL CONIUGE, DEI FIGLI E DEI NIPOTI:
- ai genitori,di età superiore ai 65 anni, che alla data della morte del dante causa siano a carico del medesimo.
IN MANCANZA DEL CONIUGE, DEI FIGLI, DEI NIPOTI E DEI GENITORI:
- ai fratelli celibi e alle sorelle nubili, non titolari di pensione, che alla data della morte del dante causa siano:
- inabili al lavoro;
- a carico del deceduto.
Requisiti del carico
Ad eccezione del coniuge e dei figli minori, per l’erogazione della pensione ai superstiti deve configurarsi il requisito della vivenza a carico del dante causa alla data del decesso.
Il ‘carico’, che si configura come uno stato di bisogno determinato dalla condizione di non autosufficienza economica e dal mantenimento abituale da parte del dante causa, viene riconosciuto quando il superstite percepisce un reddito non superiore all’importo del trattamento minimo INPS maggiorato del 30%.
Detto importo è pari a:
2007 | € 614,24 mensili | € 7.370,88 annui |
2008 | € 624,68 mensili | € 7.496,16 annui |
2009 | € 645,30 mensili | € 7.790,28 annui |
2010 | € 649,19 mensili | € 7.899,45 annui |
2011 | € 658,29 mensili | € 7.899,45 annui |
2012 | € 677,40 mensili | € 8.128,90 annui |
2013 | € 697,73 mensili | € 8.372,76 annui |
2014 | € 705,40 mensili | € 8.464,87 annui |
2015 | € 706,82 mensili | € 8.481,94 annui |
2016 | € 706,82 mensili | € 8.481,94 annui |
2017 | € 706,82 mensili | € 8.481,94 annui |
2018 | € 714,61 mensil | € 8.575,39 annui |
2019 | € 722,48 mensili | € 8.669,83 annui |
2020 | € 725,39 mensili | € 8.704,68 annui |
2021 | € 726,10 mensili | € 8.713,30 annui |
Aliquote della pensione ai superstiti
La misura della pensione del superstite di assicurato o di pensionato, rispetto a quella del dante causa, viene riconosciuta nella misura del:
60% | al coniuge |
80% | al coniuge e un figlio |
100% | al coniuge e due o più figli |
Se hanno diritto alla pensione ai superstiti solo i figli, le aliquote sono le seguenti :
70% | un figlio |
80% | due figli |
100% | tre o più figli |
Se hanno diritto alla pensione ai superstiti i genitori, le aliquote sono le seguenti :
15% | un genitore |
30% | entrambi i genitori |
Se hanno diritto alla pensione ai superstiti fratelli o sorelle, le aliquote sono le seguenti :
15% | un fratello / sorella |
30% | due fratelli / sorelle |
45% | tre fratelli / sorelle |
60% | quattro fratelli / sorelle |
75% | cinque fratelli / sorelle |
90% | sei fratelli / sorelle |
100% | sette fratelli / sorelle |
I nipoti hanno le stesse aliquote di reversibilità stabilite per i figli.
La somma delle quote non può, comunque, superare il 100% della pensione di spettanza dell’assicurato.
Decorrenza :
La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo alla morte dell’assicurato o del pensionato, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda.
La domanda di pensione ai superstiti deve essere:
- redatta sul modello 02, compilandolo in ogni sua parte, secondo le istruzioni in esso riportate;
- corredata della documentazione necessaria, espressamente richiesta nel citato modello 02;
- inviata a mezzo raccomandata a.r. all’Enpaf, Ufficio Pensioni, viale Pasteur n.49, 00144 Roma.
I beneficiari di pensione ai superstiti sono tenuti a comunicare tempestivamente all’Enpaf (Ufficio Pensioni, viale Pasteur 49, 00144 Roma – fax 0659.17732) le variazioni di stato civile e di residenza nonché quelle relative alla cessazione o alla modifica del diritto alle detrazioni di imposta (modello B).
SCADENZE ANNUALI
- coniuge
Non sussiste più l’obbligo dell’invio annuale della certificazione di esistenza in vita e di vedovanza (decisione consiliare del 4.11.1999).
Gli Uffici procedono, tramite richieste nominative presso i Comuni di residenza dei beneficiari, ad effettuare controlli a campione al fine di verificare il sussistere dei requisiti per la liquidazione della prestazione pensionistica. - figli (18-21 anni oppure fino a 26 anni se universitari in corso)
devono presentare, entro il mese di settembre di ciascun anno, una dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto notorio riguardante la frequenza di un corso di studio e l’attività lavorativa eventualmente svolta (modello Rinnovo Studenti). - inabili (figli, fratelli o sorelle)
devono presentare annualmente, nel periodo compreso tra il mese di novembre e quello di gennaio dell’anno successivo, una dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto notorio relativa all’attività lavorativa eventualmente svolta (allegato G/02).
Tutte le dichiarazioni:
- vanno redatte in carta semplice;
- non necessitano di firma autenticata;
- devono essere corredate della copia di un documento di riconoscimento del dicharante.
Quando il superstite perde il diritto alla pensione
La perdita dei requisiti necessari per la liquidazione
della prestazione ai superstiti comporta la decadenza dal diritto alla
pensione.
Nel caso in cui essa sia suddivisa tra più beneficiari, L’Enpaf provvederà
d’ufficio all’aggiornamento dell’aliquota di spettanza dei restanti avanti
diritto.
Inoltre, perde il diritto alla pensione il coniuge quando contrae nuove nozze, con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello il cui è avvenuto il matrimonio (art.18 del Regolamento di previdenza e di assistenza della Fondazione Enpaf).